mercoledì 25 ottobre 2017

MUOVIAMOCI FINCHE' SIAMO ANCORA IN TEMPO...

dalla pagina https://www.change.org/p/3169656/u/21793159

Comitato promotore della campagna  #NO GUERRA #NO NATO 
25 ott 2017 — 

NO ALLE BOMBE NUCLEARI IN ITALIA

BOZZA DI MOZIONE PROPOSTA AI PARLAMENTARI E AI RAPPRESENTANTI IN ENTI LOCALI

CONSIDERATO che – secondo i dati forniti dalla Federazione degli Scienziati Americani (FAS) – gli Usa mantengono oggi 70 bombe nucleari B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre), 50 in Turchia, 20 rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di 180.

CONSIDERATO che – come documenta la stessa U.S. Air Force – sono in fase di sviluppo negli Stati Uniti le bombe nucleari B61-12, destinate a sostituire dal 2020 le attuali B61 installate dagli Usa in Europa.

CONSIDERATO che – come documenta la FAS – la B61-12 non è solo una versione ammodernata della B61, ma una nuova arma nucleare, con un sistema di guida che permette di sganciarla a distanza dall’obiettivo, con una testata nucleare a quattro opzioni di potenza selezionabili, con capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bunker dei centri di comando in un attacco nucleare di sorpresa.

CONSIDERATO che foto satellitari, pubblicate dalla FAS, mostrano le modifiche già effettuate nelle basi di Aviano e Ghedi-Torre per installarvi le B61-12.

CONSIDERATO che l’Italia mette a disposizione non solo il suo territorio per l’installazione di armi nucleari, ma anche piloti che – dimostra la FAS – vengono addestrati all’uso di armi nucleari con aerei italiani.

CONSIDERATO che l’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, il quale all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente».

CONSIDERATO che l’Italia rifiuta, allo stesso tempo, di aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, votato alle Nazioni Unite da una maggioranza di 122 Stati.

I PROPONENTI CHIEDONO AL GOVERNO DI

• Rispettare il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari e, attenendosi a quanto esso stabilisce, far sì che gli Stati Uniti rimuovano immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinuncino a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.

• Aderire contemporaneamente al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, votato alle Nazioni Unite a grande maggioranza, il quale impegna a non produrre né possedere armi nucleari, a non usarle né a minacciare di usarle, a non trasferirle né a riceverle direttamente o indirettamente, con l’obiettivo della loro totale eliminazione.

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SIAMO 30 MILA, MA LA NOSTRA VOCE È ANCORA DEBOLE

LA PETIZIONE PER L’USCITA DELL’ITALIA DALLA NATO, PER UN’ITALIA NEUTRALE E SOVRANA, LIBERA DALLE ARMI NU-CLEARI, PER L’ATTUAZIONE DELL’ART. 11 DELLA COSTITU-ZIONE, HA OLTRE 27.500 SOSTENITORI SU CHANGE, AI QUALI SE NE AGGIUNGONO ALTRI PORTANDO IL TOTALE A CIRCA 30 MILA.

UN RISULTATO SIGNIFICATIVO, MA INSUFFICIENTE RISPETTO ALL’OBIETTIVO CHE CI PREFIGGIAMO. DOBBIAMO FAR SENTIRE DI PIU’ LA NOSTRA VOCE.

PER PRIMA COSA DIFFONDI A TUTTI I TUOI CONTATTI GLI AGGIORNAMENTI CHE RICEVI SETTIMANALMENTE E INVITA A FIRMARE LA PETIZIONE SU CHANGE: https://www.change.org/p/la-campagna-per-l-uscita-dell-italia-dalla-nato-per-un-italia-neutrale

SE HAI QUALCHE PROPOSTA SU NUOVE INIZIATIVE, SE HAI LA POSSIBILITA’ DI ORGANIZZARE UN INCONTRO NELLA TUA ZONA, METTITI IN CONTATTO COL NOSTRO COORDINAMENTO NAZIONALE INVIANDO LA TUA MAIL E/O IL TUO NUMERO TE-LEFONICO.

LA PACE HA BISOGNO DI TE

PER CONTATTI:
Coordinatore nazionale del CNGNN, Giuseppe Padovano
cell. 393 998 3462
e-mail: giuseppepadovano.gp@gmail.com

giovedì 12 ottobre 2017

NO ALLE BOMBE NUCLEARI IN ITALIA


INTERVISTA: UNO DEI MAGGIORI ESPERTI SPIEGA CHE COS'E' LA B61-12

Comitato promotore della campagna 
#NO GUERRA #NO NATO
Italia

9 ott 2017 — NO ALLE BOMBE NUCLEARI IN ITALIA
APPELLO DEL COMITATO NO GUERRA NO NATO LANCIATO NEL GIUGNO 2016, AGGIORNATO AL TRATTATO SULLA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI VOTATO ALLE NAZIONI UNITE NEL LUGLIO 2017


Sono in fase di sviluppo negli Stati Uniti – documenta la U.S. Air Force – le bombe nucleari B61-12, destinate a sostituire dal 2020 le attuali B61 installate dagli Usa in Italia e altri paesi europei.

La B61-12 – documenta la Federazione degli scienziati americani (Fas) – non è solo una versione ammodernata della B61, ma una nuova arma nucleare: ha una testata nucleare a quattro opzioni di potenza selezionabili, con una potenza media pari a quella di quattro bombe di Hiroshima; un sistema di guida che permette di sganciarla a distanza dall’obiettivo; la capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bunker dei centri di comando in un attacco nucleare di sorpresa.

Le B61-12, che gli Usa si preparano a installare in Italia, sono armi che abbassano la soglia nucleare, ossia rendono più probabile il lancio di un attacco nucleare dal nostro paese e lo espongono quindi a una rappresaglia nucleare.

Secondo le stime della Fas, gli Usa mantengono oggi 70 bombe nucleari B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre), 50 in Turchia, 20 rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di 180. Nessuno sa però con esattezza quante effettivamente siano le B-61, destinate ad essere sostituite dalle B61-12.

Foto satellitari – pubblicate dalla Fas – mostrano che, per l’installazione delle B61-12, sono già state effettuate modifiche nelle basi di Aviano e Ghedi-Torre.

L’Italia, che fa parte del Gruppo di pianificazione nucleare della Nato, mette a disposizione non solo il suo territorio per l’installazione di armi nucleari, ma – dimostra la Fas – anche piloti che vengono addestrati all’attacco nucleare con cacciabombardieri italiani sotto comando Usa.

L’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, che all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente».

L’Italia rifiuta allo stesso tempo di aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari che, nonostante sia stato votato alle Nazioni Unite da una maggioranza di 122 Stati, viene boicottato e ostacolato in tutti i modi dalla Nato di cui l’Italia fa parte insieme ad altri 28 Stati.

Chiediamo che l’Italia cessi di violare il Trattato di non-proliferazione e, attenendosi a quanto esso stabilisce, chieda agli Stati uniti di rimuovere immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinunciare a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.

Chiediamo che l’Italia aderisca contemporaneamente al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, votato alle Nazioni Unite a grande maggioranza, il quale impegna a non produrre né possedere armi nucleari, a non usarle né a minacciare di usarle, a non trasferirle né a riceverle direttamente o indirettamente, con l’obiettivo della loro totale eliminazione.

Liberare il nostro territorio nazionale dalle armi nucleari, che non servono alla nostra sicurezza ma ci espongono a rischi crescenti, è il modo concreto attraverso cui possiamo contribuire a disinnescare l’escalation nucleare e a realizzare la completa eliminazione delle armi nucleari che minacciano la sopravvivenza dell’umanità. 

 

domenica 8 ottobre 2017

L’Italia ratifichi il «Trattato di Interdizione delle Armi Nucleari»

dalla pagina https://ilmanifesto.it/litalia-ratifichi-il-trattato-di-interdizione-delle-armi-nucleari/

Al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Capo del Governo

All’ONU il 7 luglio scorso è stato adottato uno storico Trattato che proibisce gli ordigni «atomici» promosso dalle nazioni che non possiedono il nucleare, assenti le 9 nazioni che possiedono la bomba «atomica» e tutti i Paesi NATO (eccetto l’Olanda).
Un movimento mondiale disarmista, che ha sospinto il voto coraggioso di 122 stati «battistrada» – per lo più del «movimento dei non allineati»-, ha reso concreta la speranza che l’Umanità riesca finalmente a liberarsi dalla più terribile minaccia per la sua sopravvivenza, tenendo conto che una guerra nucleare può essere scatenata addirittura per caso, per incidente o per errore di calcolo.
Anche il Parlamento Europeo ha approvato, il 27 ottobre 2016, una risoluzione su questi temi (415 voti a favore, 124 contro, 74 astenuti), invitando tutti gli Stati membri dell’Unione Europea a «partecipare in modo costruttivo» ai negoziati ONU, quelli che successivamente hanno varato il Trattato del 7 luglio.
Ci ha sorpreso e indignato l’assenza del governo italiano alle sedute dei negoziati in sede ONU. Siamo coscienti, con tutte le alte autorità scientifiche, civili, morali e religiose, che in tal senso si sono espresse, che la deterrenza nucleare e la minaccia della distruzione reciproca sono contrarie al bene dell’umanità e all’etica di ogni civile convivenza.
Lo abbiamo già ricordato ma non lo si ripeterà mai abbastanza: indipendentemente dallo Stato di appartenenza, l’esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la vita dei popoli e dell’ecosistema terrestre. Una minaccia oltretutto assurda perché una guerra nucleare, persino con limitato scambio di missili, risulterebbe comunque catastrofica.
In ragione di ciò, chiediamo al nostro governo di lavorare perché questi ordigni siano ripudiati e di attivarsi perché vengano ovunque aboliti.
Per questo chiediamo che l’Italia ratifichi al più presto il Trattato di Interdizione delle Armi Nucleari del 7 luglio 2017, in coerenza con l’art. 11 della nostra Costituzione, anche per dare impulso all’alternativa di una economia di pace.
L’Italia, per essere coerente e credibile con quanto sopra richiesto, deve liberarsi con decisione autonoma delle bombe nucleari USA ospitate a Ghedi ed Aviano, anche perché, nell’interpretazione che dobbiamo far valere, violano il Trattato di Non Proliferazione Nucleare. Si tratta delle bombe B61 indicate dalla «Federation of Atomic Scientists» (FAS) – ma ufficialmente è «riservato» quante e dove siano -, che ora verranno rimpiazzate dalle più micidiali B61-12.
E dovremmo mettere in conto anche la possibilità, segnalata sempre dalla FAS, di Cruise con testata atomica a bordo della VI Flotta USA con comando a Napoli. La VI Flotta attracca nei numerosi porti italiani ufficialmente a rischio nucleare.
Ascoltiamo il monito ancora attuale dell’appello Russell – Einstein, che invitava ad eliminare le armi nucleari prima che eliminassero loro l’intero genere umano: «ricordiamo la comune umanità e mettiamo in secondo piano il resto».

Disarmisti Esigenti, WILPF Italia, No guerra No Nato, Pax Christi, IPRI-CCP, Pressenza, LDU, Accademia Kronos, Energia Felice, Fermiamo chi scherza col Fuoco atomico (Campagna OSM-DPN), PeaceLink, La Fucina per la Nonviolenza di Firenze, la Chiesa Valdese di Firenze, Mondo senza guerre e senza violenza, Comitato per la Convivenza e la Pace Danilo Dolci-Trieste

La lista degli aderenti sarà sempre aperta:
singoli e gruppi potranno sottoscrivere  

La NATO boccia il disarmo nucleare

dalla pagina https://www.pandoratv.it/larte-della-guerra-la-nato-boccia-il-disarmo-nucleare/

Video

Il Consiglio nord-atlantico (formato dai rappresentanti dei 29 stati membri), nella dichiarazione del 20 settembre, sostiene che «un trattato che non impegna nessuno degli stati in possesso di armi nucleari non sarà effettivo, non accrescerà la sicurezza né la pace internazionali, ma rischia di fare l’opposto creando divisioni e divergenze». Chiarisce quindi senza mezzi termini che «non accetteremo nessun argomento contenuto nel trattato».

A cura di Manlio Dinucci
Editing Santiago Martinez de Aguirre 


 
dalla pagina https://ilmanifesto.it/grandi-manovre-nucleari-alla-camera/

Grandi manovre nucleari alla Camera


Il giorno prima che il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari venisse aperto alla firma alle Nazioni Unite, alla Camera dei deputati è stata approvata il 19 settembre, a grande maggioranza (296 contro 72 e 56 astenuti), una mozione Pd a firma Moscatt e altri.
Essa impegna il governo a «continuare a perseguire l’obiettivo di un mondo privo di armi nucleari attraverso la centralità del Trattato di non-proliferazione (Tnp), valutando, compatibilmente con gli obblighi assunti in sede di Alleanza atlantica, la possibilità di aderire al Trattato per vietare le armi nucleari, approvato dall’Assemblea generale dell’Onu».
La mozione Pd, «su cui il governo ha espresso parere favorevole», è una cortina fumogena per nascondere il fatto che l’Italia è accodata al crescente riarmo nucleare Usa/Nato ospitando, in completa violazione del Tnp, le bombe nucleari Usa B-61 che dal 2020 saranno sostituite dalle ancora più pericolose B61-12.
La vera posizione del governo Gentiloni è emersa il giorno dopo quando, attraverso il Consiglio nord-atlantico di cui fa parte insieme agli altri 28 governi della Nato, ha respinto in toto e attaccato il Trattato Onu. Alla Camera dei deputati la mozione Pd è stata votata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Scelta Civica, Alternativa Popolare, Democrazia Solidale e Gruppo Misto.
La Lega Nord, assente in aula al momento del voto, con una sua mozione chiama il governo «a non rinunciare alla garanzia offerta dalla disponibilità statunitense a proteggere anche nuclearmente l’Europa e il nostro stesso paese, non necessariamente rispetto alla Russia».
Come se l’Italia fosse in grado di stabilire contro chi debbano essere puntate le armi nucleari Usa. Sinistra Italiana e Articolo 1, nelle loro mozioni respinte dalla Camera, chiedono la rimozione delle armi nucleari Usa dall’Italia in base al Trattato di non-proliferazione e l’adesione dell’Italia al Trattato Onu. Però, sulla mozione Pd, entrambi i gruppi non hanno votato contro ma si sono astenuti. Ha invece espresso voto contrario il Movimento 5 Stelle.
Nella sua mozione, anch’essa respinta, esso non chiede però al governo né la rimozione delle armi nucleari Usa dall’Italia in base al Trattato di non-proliferazione, né l’adesione dell’Italia al Trattato Onu, ma di «relazionare al Parlamento sulla presenza in Italia di armi nucleari, non facendosi più paravento di un vincolo atlantico alla riservatezza inesistente per i cittadini e i parlamentari Usa» e di «dichiarare l’indisponibilità dell’Italia ad utilizzare armi nucleari, a non acquisire le componenti necessarie per rendere gli aerei F-35 idonei al trasporto di armi nucleari».
La mozione del M5S rispecchia la posizione espressa dall’aspirante premier Luigi Di Maio che «non vogliamo uscire alla Nato» (come ha dichiarato lo scorso aprile in una conferenza negli Usa), che (come ha dichiarato in un’intervista lo scorso giugno) «vogliamo restare nella Nato, ma vogliamo parlamentarizzare gran parte delle scelte».
Illusione o peggio.
Nel Consiglio nord-atlantico, stabiliscono le norme Nato, «non vi è votazione né decisione a maggioranza», ma «le decisioni vengono prese all’unanimità e di comune accordo», ossia d’accordo con gli Stati uniti cui spettano per diritto la carica di Comandante supremo alleato in Europa e gli altri comandi chiave, compreso quello del Gruppo di pianificazione nucleare della Nato.
Promettere che gli F-35, aerei concepiti per l’attacco nucleare soprattutto con le B61-12, possano essere usati dall’Italia con una sorta di sicura che impedisca l’uso di armi nucleari, equivale a una favola raccontata ai bambini per fargli dormire sonni tranquilli.

martedì 3 ottobre 2017

USA: VIOLENZA "IN CASA", VIOLENZA "FUORI"

Negli USA armi in una famiglia su tre
  • una famiglia su tre negli Stati Uniti possiede almeno un'arma da fuoco
  • gli americani rappresentano quasi la metà dei possessori di armi nel mondo
  • armi in circolazione: dai 270 ai 310 milioni, detenute legalmente o illegalmente
  • nel 2013 [le vittime] ammontano a oltre 33 mila
  • nel 2015 da maggio ad agosto, i morti in tutto il Paese sono stati oltre 3.000, tra cui molti minori e persone che si sono suicidate
  • tra i singoli stati la bandiera nera va all'Alaska, con 19,6 morti ogni 100 mila persone, seguita da Louisiana con 19,1 vittime e Mississippi, con 17,7 morti
  • [...] in Usa con le armi si uccide 297 volte in più che in Giappone, 49 volte in più che in Francia e 33 volte in più che in Israele
  • omicidi di massa: dal 1982 al maggio del 2014 negli Usa se ne sono verificati almeno 61 in ben 30 Stati USA
  • secondo un sondaggio del Pew Research Center nel 2014 la media nazionale delle famiglie con almeno una pistola in casa è 31%. La media è più bassa è nel nord-est del Paese, con il 27%, seguito dalla zona occidentale con il 34%, il Mid-west con il 35%, mentre la percentuale più alta è registrata negli Stati del Sud con il 38%
  • nel complesso sono i bianchi il gruppo etnico che più di altri detiene un'arma in casa, ossia il 41%, tasso che scende al 20% tra gli ispanici e al 19% tra gli afroamericani. 

dalle pagine:

Dicembre 2014: Fucili di tipo militare AR-15: "Il mercato è saturo" 
Il numero di fucili posseduto legalmente negli USA oggi è stimato fra 20 e 30 milioni Il numero stimato di fucili AR-15 negli USA è 3milioni, secondo una stima, fra 5 e 10 milioni secondo altre

  • prezzo: a partire da US$900
  • caricatore standard: 30 colpi
  • gittata: oltre 500m 


dalla pagina https://en.wikipedia.org/wiki/Number_of_guns_per_capita_by_country

Densità di armi da fuoco legalmente detenute da civili
Negli USA il numero di armi da fuoci è:
  • 112,6 per 100 abitanti
  • oltre 300milioni di armi da fuoco (il doppio rispetto al 1968)
  • il numero di famiglie che possiede armi da fuoco è sceso dal 50% (1975) a circa il 30% in anni recenti (una famiglia su tre è pesantemente armata).