giovedì 19 novembre 2015

La guerra dei droni: la violenza genera altra violenza

dalla pagina http://www.theguardian.com/world/2015/nov/18/obama-drone-war-isis-recruitment-tool-air-force-whistleblowers

4 ex-operatori e tecnici di droni, Cian Westmoreland, Michael Haas, Brandon Bryant and Stephen Lewis. (Guardian photo) hanno scritto una lettera indirizzata a Obama, al segretario della difesa Ashton Carter e al capo della CIA John Brennan, denunciando che la guerra dei droni e il numero enorme di "errori" (fino al 90% secondo documenti segreti USA) nel colpire altre persone, spesso civili innocenti, al posto delle vittime designate è una delle cause dell'odio crescente verso USA e Occidente e vengono usati dallo Stato Islamico (ISIS) come argomento per recrutare combattenti. 
Bryant è stato coinvolto nell'uccisione di 1600 persone... In particolare, gli fu anche ordinato di uccidere il cittadino statunitense al-Awlaki che, gli fu detto, meritava di morire in quanto traditore; ma, ora ribatte Bryant "l'articolo 3 della sezione 2 della Costituzione degli USA afferma che anche un traditore ha diritto a un giusto processo di fronte a una giuria di suoi pari"... 

dalla pagina http://www.presstv.ir/Detail/2015/11/19/438267/US-Obama-drone-war-ISIL

In questa foto cittadini pakistani mostra la foto di alcune vittime di un drone USA durante una manifestazione nel febbraio 2012. Un gran numero di civili è stato ucciso da droni USA in Pakistan, Afghanistan, Yemen e altri paesi.