giovedì 29 ottobre 2015

Coordinamento NO-NATO dei Paesi Europei al via

dalla pagina https://www.change.org/p/la-pace-ha-bisogno-di-te-sostieni-la-campagna-per-l-uscita-dell-italia-dalla-nato-per-un-italia-neutrale/u/13968882?tk=J_gScOSAc_JIoIlD76KvYQoPp2-stcRT0pwMGdwJMSY&utm_source=petition_update

Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATO
Italia
29 ott 2015 — di Manlio Dinucci

Pacifismo. Un convegno internazionale a Roma

Il Convegno internazionale svoltosi a Roma, per iniziativa del Comitato No Guerra No NATO, si è concluso con l’impegno a costituire «un Coordinamento europeo perché i paesi attualmente appartenenti alla
NATO riacquistino la loro sovranità e indipendenza, requisito fondamentale per creare una nuova Europa che contribuisca a relazioni internazionali improntate alla pace, al rispetto reciproco, alla giustizia economica e sociale» e a «collaborare con qualsiasi movimento democratico nel mondo persegua scopi analoghi». Come primo passo operativo, la creazione di «una rete internazionale di informazione, fattore chiave per contrastare la disinformazione e mistificazione dei grandi media». Queste le conclusioni dopo una intensa giornata di lavori in una affollata sala del Centro Congressi Cavour.
[...] 
Di notevole spessore storico e politico, l'intervento del magistrato Ferdinando Imposimato, che tra l’altro ha dicharato: «Nel corso delle indagini che ho fatto sulle stragi commesse in Italia, dalla strage di Piazza Fontana alla strage dell'Italicus, dalla strage di Piazza della Loggia alla strage di Bologna e alle stragi di Capaci e Via d'Amelio, nelle quali sono stati uccisi i miei colleghi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, oltre agli uomini delle scorte, si è accertato che l'esplosivo utilizzato veniva dalle basi NATO. In alcune di queste basi, si riunivano terroristi neri, ufficiali della Nato, mafiosi, uomini politici italiani e massoni, alla vigilia di attentati. Questo è stato riferito da testimoni diretti. E questo accade dai primi anni Sessanta ininterottamente, sicché io sono convinto che la NATO ha avuto un ruolo negativo nella dinamica democratica di questo Paese ma anche di altri Paesi dell'Europa». Il Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione ha così concluso: «Il problema è che la disinformazione e il silenzio della stampa impediscono a gran parte della pubblica opinione di conoscere queste tremende verità che debbono essere portate all'esterno di questa sala perchè, minacciando la pace e la sicurezza, possono provocare una guerra devastante per tutti quanti noi».

(il manifesto, 29 ottobre 2015)

COMUNICATO FINALE DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE CONTRO LA GUERRA, PER UN’ITALIA NEUTRALE, PER UN’EUROPA INDIPENDENTE

I partecipanti al ”Convegno internazionale contro la Guerra, per un’Italia neutrale, per un’Europa indipendente” svoltosi a Roma il 26 ottobre 2015 per iniziativa del Comitato No Guerra No Nato — provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Grecia, Cipro, Svezia, Lettonia, oltre che dagli Usa — denunciano la mega-esercitazione Nato Trident Juncture attualmente in corso nel Mediterraneo in preparazione di nuove aggressioni dell’Alleanza a guida Usa in Europa, Asia e Africa.

La Nato — responsabile di guerre che hanno causato milioni di morti, milioni di profughi e immani distruzioni — ci sta trascinando in una guerra senza fine i cui esiti, proseguendo lungo questa via, saranno catastrofici per il mondo intero.

Per uscire da questa spirale di guerra, i partecipanti al Convegno chiamano a un’alleanza fra tutte le forze democratiche, di pace, per la sovranità dei popoli, contro le guerre volute da un’infima minoranza di cinici profittatori.

Si impegnano a tal fine a costituire un Coordinamento europeo perché i paesi attualmente appartenenti alla Nato riacquistino la loro sovranità e indipendenza, requisito fondamentale per creare una nuova Europa che contribuisca a relazioni internazionali improntate alla pace, al rispetto reciproco, alla giustizia economica e sociale. Si impegnano allo stesso tempo a collaborare con qualsiasi movimento democratico nel mondo persegua scopi analoghi.

Come primo passo operativo in questo arduo compito, si impegnano a dar vita a una rete internazionale di informazione, fattore chiave per contrastare la disinformazione e mistificazione dei grandi media, per approfondire la conoscenza reciproca, per coordinare le forze in questa decisiva lotta.

Tutti i partecipanti all’incontro di Roma riceveranno una sintesi di tutti i lavori e il database dei loro indirizzi, in modo da istituire una forma preliminare di coordinamento e di reciproca informazione. Muoviamo verso un secondo incontro europeo. Tutti i partecipanti odierni si impegnano a estendere la mappa delle organizzazioni, dei singoli, desiderosi di partecipare a questo lavoro di costruzione.

(il manifesto, 29 ottobre 2015)

mercoledì 28 ottobre 2015

ReThink911 - RiPensa l'11 settembre 2001: altri 25 ingegneri strutturali firmano la Petizione

Grazie a AE911Truth.org, 2366 Ingegneri e Architetti, la maggior parte dei quali statunitensi, sono convinti che il crollo delle Torri Gemelle e dell'Edificio 7 del World Trade Center sia stato il risultato di demolizioni controllate ... e il fisico David Chandler lo ha dimostrato...


ha lanciato la petizione internazionale
ReThink911.org/petition
leggi e firma la petizione: chiede la costituzione di una commissione di inchiesta, autorevole e indipendente, per indagare sugli eventi dell' 11 settembre 2001
21486 persone lo hanno fatto

"Ri-Pensa l'11 settembre - L'evidenza potrebbe sorprenderti"
Campagna internazionale promossa dagli Architetti e Ingegneri USA di ae911truth.org  
Lo sapevi che una terza torre è caduta l'11 settembre 2001? 
Si tratta dell'Edificio 7 del World Trade Center crollato alle 5,20 del pomeriggio di quell'11 settembre ... eppure non è stato colpito da un aereo, l'incendio che si era sviluppato non era sufficiente a farla crollare, è crollato su se stesso in 6,5 secondi, in caduta libera nei primi secondi ... 

Se hai dubbi e vuoi più informazioni, guarda: 
- video del crollo del WTC-7 confrontato con [altre] demolizioni controllate...
- l'intervista a Richard Gage, fondatore di AE911Truth.org, su C-Span, il canale pubblico della politica USA: guarda il video [doppiato in italiano]
- i video di Massimo Mazzucco: 11 Settembre - La nuova Pearl Harbor (luogocomune.net/site) l'opera più esaustiva sull'11 settembre
- il film di Giulietto Chiesa, Zero, ... 
- Barbara Honegger ha ampiamente dimostrato [video in inglese] che quello al Pentagono fu un "inside job" = auto-attentato 
leggi: 
- l'interessante libro di Roberto Quaglia: Il mito dell'11 settembre (mito11settembre.it)
- la nostra pagina Il Re è nudo: 9/11 - An Inside Job False Flag Operation

lunedì 19 ottobre 2015

Vicenza 24 ottobre: Percorsi di Pace

A tutti gli Amici della Pace

INVITO a PARTECIPARE

Il 24 ottobre si celebrerà il 70esimo compleanno dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), organismo mondiale nato con l'obiettivo di mantenere la pace e la sicurezza internazionale. Tre anni dopo, il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale dell'ONU, con la Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo, riconosceva in modo formale e si impegnava a tutelare i diritti fondamentali della persona e dei popoli
L'appuntamento è inserito nell'ambito dell'assemblea della più antica e importante organizzazione internazionale non governativa per la Pace e il Disarmo, l'International Peace Bureau (premio Nobel per la Pace 1910), che si terrà a Padova dal 23 al 25 ottobre.

Programma completo della "Conferenza Annuale dell'International Peace Bureau"

Percorsi di Pace - “Peace Paths”


“La strada per la pace e il progresso passa per le città del mondo:
quelle più grandi e quelle più piccole”
(Ban Ki-moon, Segretario generale delle Nazioni Unite – 2011)

Nel 70° anniversario dell’entrata in vigore della Carta della Nazioni Unite

24 ottobre ore 16.00 -18.30

Comune di Vicenza - Palazzo Trissino (Sala degli Stucchi)

Vicenza

Programma


Introduce e modera

Prof. Marco Mascia
(Direttore del Centro di Ateneo per i diritti umani – Università di Padova)

Intervengono

Achille Variati (Sindaco di Vicenza)

Isabella Sala (Assessore alla Comunità e alle Famiglie)

Rappresentanti di International Peace Bureau

Mr KO Kwon-II (Chairman of Anti-Base Committee, Gangjeon Village, Jeju Island, Corea)

Albino Bizzotto (Beati i Costruttori di Pace)

Giusy Armiletti (Sindaco di Dueville)

Piera Moro (Sindaco di Marano Vicentino)

Flavio Lotti (Direttore del Coordinamento Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani)

Matteo Soccio (Casa per la Pace – Vicenza)

Dibattito - La parola ai cittadini


In collaborazione con

Tavola della Pace di Perugia, Coordinamento Enti Locali per la Pace e i diritti umani, Rete Italiana per il Disarmo, Pax Christi, Istituto di Ricerche Internazionali “Archivo Disarmo”, Archivio Regionale Pace Diritti Umani- Peace Human Rights, Regione del Veneto.

mercoledì 14 ottobre 2015

La Pace ha bisogno anche di te


Firma l’appello che il Comitato Italiano No Guerra No Nato ha lanciato per l'uscita dell'Italia dalla Nato, per un’Italia neutrale, che ha già raccolto migliaia di firme sul sito
noguerranonato.it


Partecipa al Convegno Internazionale del prossimo 26 ottobre a Roma il Centro Congressi Cavour, via Cavour 50/a (pressi stazione Termini)
  • per creare una rete internazionale per una politica di pace e neutralità 
  • per l’uscita dei paesi europei dalla NATO

sabato 10 ottobre 2015

Roma 25 ottobre: Barbara Honegger presenta la sua ricerca "Dietro la cortina di fumo"

Domenica 25 ottobre 
dalle ore 16 
in via Ulisse Aldrovandi, Roma 

Barbara Honegger dimostrerà come l'attacco al Pentagono dell'11 settembre 2001 fu un "inside job", architettato e pianificato dai cospiratori "neocon" del PNAC (Progetto per il Nuovo Secolo Americano), fra cui Donald Rumsfeld, Dick Cheney, Paul Wolfowitz, Jeb Bush, Richard Perle, Richard Armitage, Lewis Libby ... ispirati dal pensiero di Leo Strauss...
Da sottolineare che Wolfowitz, Perle e altri personaggi con incarichi strategici nel governo Bush - Cheney, fra cui Dov Zakheim, Philip Zelikov, Michael Chertoff hanno doppia cittadinanza: statunitense e israeliana. 



dalla pagina https://en.wikipedia.org/wiki/October_Surprise_conspiracy_theory

Barbara Honegger fu membro della team per la campagna del 1980 per l'elezione di Reagan - Bush e quindi analista politica di Reagan alla Casa Bianca. 
Nell'agosto del 1983 ha presentato le sue dimissioni. 
Dal 1995 è Giornalista Senior per gli Affari Militari alla Scuola Superiore Navale. 
Mentre lavorava per Reagan scoprì delle informazioni che la convinsero che George H. W. Bush e William Casey [direttore della CIA nel periodo 1981-1987] avessero cospirato per assicurarsi che l'Iran non avrebbe rilasciato gli ostaggi USA finché Jimmy Carter non venisse sconfitto alle elezioni presidenziali del 1980; Barbara Honegger ritiene che la vendita di armi all'Iran facesse parte dell'accordo [altri dettagli emergeranno nel 1987 nel contesto delle indagini Iran - Contra]...

Barbara Honegger è autrice di: 
  • October Surprise, 1989
  • Behind The Smoke Curtain: What Happened at the Pentagon on 9/11, and What Didn't, and Why it Matters, 2013, DVD; video [in inglese] 
  • un capitolo dedicato all'auto-attentato al Pentagono in The 9/11 Toronto Report, 2012


Leo Strauss (1899-1973), filosofo ebreo tedesco, naturalizzato statunitense, allievo e collaboratore di Carl Schmitt (1888-1985) giurista e filosofo politico tedesco, filonazista e sostenitore del regime nazista. La dottrina di Strauss insegna che:
  • lo Stato ha bisogno di nemici e deve fabbricare menzogne per il popolo...
  • hanno le caratteristiche per guidare una nazione solo coloro che comprendono che non c'è moralità ma solo un diritto naturale: il diritto di chi è superiore a governare su chi è inferiore... 
  • Wolfowitz, Perle e altri neocon fra cui Stanely Hilton furono studenti e sono seguaci del prof. Leo Strauss...
  • Stanley Hilton nella sua tesi ha descritto un piano per creare una Dittatura Presidenziale usando un incidente tipo - Peal Harbor appositamente provocato... 
  • già negli anni 1960 Hilton, Perle, Wolfowitz, il prof. Strauss e altri discutevano vari possibili scenari e operazioni "false flag" che hanno forti analogie con l'11 settembre e in particolare con aerei che si schiantano contro edifici... 
dalla pagina http://www.disinformazione.it/costruttori_di_caos.htm
Secondo i seguaci del filosofo Leo Strauss, il cui ramo mediatico è conosciuto sotto la denominazione di “neo-conservatori", il vero potere non si esercita nell’immobilismo, ma al contrario con la distruzione di qualsiasi forma di resistenza. È immergendo le masse nel caos che le èlite possono aspirare alla stabilità della loro posizione.
Sempre secondo i seguaci di Leo Strauss, è soltanto in questa violenza che gli interessi imperiali degli Stati Uniti si confondono con quelli dello Stato ebraico.

Per approfondimenti su Leo Strauss:
- Dossier Leo Strauss 
- L'ideologia dei neocon viene da lontano 
- Maschera e volto di Leo Strauss 

venerdì 9 ottobre 2015

Arcivescovo Hindo: "La propaganda occidentale"

Siria - L'Arcivescovo Hindo: “inquietanti le parole di McCain sui ribelli anti-Assad armati dalla CIA”
Agenzia Fides: Organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie

Hassakè (Agenzia Fides) - “Il senatore statunitense John McCain ha protestato dicendo che i russi non stanno bombardando le postazioni dello Stato Islamico, ma piuttosto i ribelli anti-Assad addestrati dalla CIA.
Io trovo inquietanti queste parole. Rappresentano un'ammissione spudorata del fatto che dietro alla guerra ad Assad c'è anche la CIA, e che si tratta di un conflitto etero-diretto da circoli di potere lontani dalla Siria e dai loro alleati nella regione mediorientale”.
Così l'Arcivescovo siriano Jacques Behnan Hindo, alla guida dell'Arcieparchia siro-cattolica di Hassakè-Nisibi, commenta con l'Agenzia Fides alcuni recenti sviluppi del conflitto siriano, segnati dall'intervento diretto delle forze militari russe contro le postazioni delle milizie jihadiste.
La propaganda occidentale” sottolinea l'Arcivescovo Hindo “continua a parlare di ribelli moderati, che non esistono: nella galassia dei gruppi armati, quelli dell'Esercito Siriano Libero li trovi solo se li cerchi con la lente d'ingrandimento. Tutte le altre sigle, a parte lo Stato Islamico (Daesh), sono confluite o sono state fagocitate di fatto dal Fronte al-Nusra, che è il braccio militare di al-Qaida in Siria”.
A giudizio dell'Arcivescovo siro-cattolico, “c'è qualcosa di veramente inquietante in tutto questo: c'è una superpotenza che a 14 anni dall’11 settembre protesta perchè i russi colpiscono le milizie di al-Qaeda in Siria. Che vuol dire? Che adesso al-Qaida è un alleato degli USA, solo perchè in Siria ha un altro nome? Ma disprezzano davvero così tanto la nostra intelligenza e la nostra memoria?
Nel colloquio con Fides, l'Arcivescovo Hindo ripete che “a decidere se e quando Assad dovrà andare via, saremo noi siriani, e non il Daesh o l'Occidente. Ed è certo che se Assad va via adesso, la Siria diventerà come la Libia”. L'Arcivescovo siriano lancia anche un allarme: “Ci giungono notizie tremende dalla città di Deir el Zor, assediata dal Daesh da molto tempo. I viveri non possono arrivare in città, non hanno più cibo, e la popolazione sta letteralmente morendo di fame. Occorre fare subito qualcosa, prima che sia troppo tardi”.
(GV) (Agenzia Fides 2/10/2015).
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L’Arcivescovo Hindo denuncia le scelte “sciagurate” dell’Occidente
“Con le loro politiche sciagurate – spiega a Fides l'Arcivescovo – soprattutto francesi e statunitensi, con i loro alleati regionali, hanno favorito di fatto l'escalation del Daesh (acronimo arabo con cui si indica lo Stato Islamico, ndr). Adesso perseverano nell'errore, commettono sbagli strategici grotteschi come l'annuncio sui media della 'campagna di primavera' per liberare Mosul e si ostinano a interferire con interventi irrilevanti, invece di riconoscere che proprio il sostegno da loro garantito ai gruppi jihadisti ci ha portato a questo caos e ha distrutto la Siria, facendoci regredire di 200 anni”. 
(GV) (Agenzia Fides 25/2/2015).

giovedì 8 ottobre 2015

Mao Valpiana: Caro Beppe Grillo, ecco dove sono i pacifisti. Li hai cercati nel posto sbagliato

dalla pagina http://www.huffingtonpost.it/mao-valpiana/beppe-grillo-ecco-dove-sono-i-pacifisti_b_8256982.html

Pubblicato:
Presidente nazionale del Movimento Nonviolento
 
Ci mancava Beppe Grillo ad intrupparsi nella schiera di coloro che ad ogni rumor di cannoni iniziano a recitare la giaculatoria "Ma dove sono i pacifisti", salvo poi chiudere le orecchie per non ascoltare la risposta, perché, a costoro, dei pacifisti come delle vittime dei conflitti, non interessa proprio nulla, presi come sono dalla vis polemica che gli serve solo per affermare se stessi. Per chi invece fosse davvero interessato alla risposta, ecco alcune tracce per scoprire dove sono i pacifisti, i disarmisti, i nonviolenti, e soprattutto cosa stanno facendo.
Intanto c'è da dire che chi non li trova, li cerca nel posto sbagliato. Alimentato dalla cosiddetta grande stampa, è ancora forte lo stereotipo del pacifista come di colui che se ne sta zitto e buono a casa, e poi, quando scoppia un conflitto armato, corre in piazza con la bandiera arcobaleno a protestare ed invocare la pace. Un pacifismo inane, da milleottocento, già superato storicamente, ad inizio novecento, da Tolstoj e da Gandhi, che voltarono pagina passando dal pacifismo imbelle alla nonviolenza attiva. Parafrasando Lenin con Gandhi si può dire che "il pacifismo codardo è la malattia infantile della nonviolenza coraggiosa". Sarà bene, quindi, che i critici del movimento pacifista odierno si aggiornino, poiché sono rimasti indietro di oltre un secolo.
Oggi il movimento pacifista e nonviolento maturo non si fa dettare l'agenda politica dai titoli di giornale, dagli spot governativi, dalle dichiarazioni estemporanee di qualche ministro della Difesa; segue una propria strategia, conduce le proprie campagne, costruisce e allarga reti di relazioni, agisce dentro i conflitti reali. Non lo si trova nelle piazza a sbraitare o a fare marce autoreferenziali. Lo si trova a lavorare sul campo, dentro ai movimenti che vogliono cambiare la realtà in meglio.
Prima traccia. Basterebbe seguire l'intensa attività della Rete Italiana Disarmo per rendersi conto della capacità di studio, elaborazione ed analisi che i pacifisti possono mettere in campo: dal controllo dell'export di armi, alle denunce sulle falle del progetto F35. La Rete ha scoperchiato il caso della fornitura di armi italiane all'Arabia Saudita, coinvolta nel conflitto nello Yemen che sta provocando una vera e propria catastrofe umanitaria: la legge sull'export di materiale militare (185/90) vieta espressamente forniture verso paesi in guerra, e su questo si è aperto un confronto tra pacifisti e governo.
Seconda traccia. È finalmente in dirittura d'arrivo l'avvio del progetto sperimentale dei Corpi Civili di Pace (sul quale i nonviolenti hanno lavorato per dieci anni), che prevede l'impiego di 1500 giovani del servizio civile per tre anni, per attività di pacificazione in aree di conflitto o a rischio; un decreto governativo finanzia questa realtà che concretizza l'idea di vere missioni di pace, civili e non militari.
Terza traccia. La Campagna per la Difesa civile non armata e nonviolenta ha visto la parte migliore del pacifismo italiano coinvolta per la raccolta di firme a sostegno della Legge di iniziativa popolare per istituire un Dipartimento che possa organizzare e finanziare tutte quelle forme di difesa della patria alternative alla difesa armata. Ora quella Legge è all'attenzione del Parlamento, che ha finalmente la possibilità di dare piena attuazione all'articolo 52 della Costituzione.
Quarta traccia. Con il Tavolo interventi civili di pace, il pacifismo italiano attua anche una politica di relazioni e solidarietà internazionale. Volontari italiani partecipano a progetti di riconciliazione e soluzione nonviolenta dei conflitti in luoghi difficili come Baghdad; dall'1 al 3 ottobre 500 attivisti si sono ritrovati nei giardini Abu Nawas, sulle sponde del Tigri a Baghdad, nel Forum Sociale Iracheno sulla Pace e la Coesistenza. È un modo per aiutare la nascita e lo sviluppo dei movimenti nonviolenti anche in contesti di guerra.
Quinta traccia. Organizzazioni come la Conferenza nazionale degli degli Enti di servizio civile e il Forum nazionale Servizio civile, sono fortemente impegnate in un confronto con il governo per la riforma del Terzo settore, nella quale trovi spazio un servizio civile per tutti coloro che chiedono di parteciparvi, costruito con il coinvolgimento delle formazioni sociali e dei livelli istituzionali della Repubblica, in modo tale che i giovani del servizio civile siano protagonisti nell'attuare il dovere costituzionale della difesa della Patria, che non è solo difesa militare.
Sono solo cinque esempi. Molti altri se ne potrebbero fare. Chi vuole documentarsi seriamente può farlo anche consultando le riviste del movimento, come Azione nonviolenta e Mosaico di pace.
Ma non voglio eludere il punto decisivo del dibattito sul pacifismo: "Come si fa, con la nonviolenza, a contrastare il terrorismo dello Stato Islamico?". La domanda è seria, e necessita di una risposta seria. Non si è mai investito responsabilmente, dunque anche finanziariamente a livello istituzionale, per costruire strutture capaci di agire sul piano internazionale per superare positivamente i conflitti. Anzi, si è agito e finanziato esclusivamente un tipo di intervento, quello militare, insistendo soprattutto sui bombardamenti aerei.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: guerre diffuse in espansione, aumento del terrorismo che avanza. Allo stato attuale non abbiamo dunque nessuna consistente forza nonviolenta da mettere in campo, mentre l'unica risposta possibile, perché l'unica preparata, è quella militare, dei bombardamenti. A questo punto la domanda potrebbe essere rovesciata: "Come si fa, con le bombe, a contrastare il terrorismo dello Stato Islamico?", visto che dal 2001 ad oggi gli interventi militari hanno clamorosamente fallito l'obiettivo di debellare il terrorismo. Siamo dentro una tragica spirale: guerra, terrorismo, guerra, terrorismo.
Per spezzarla la strada maestra è quella di prendere finalmente sul serio la nonviolenza e cominciare a praticarla anche sul piano della politica estera. Se non le guerre in corso, forse si riusciranno ad evitare le guerre del futuro.

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[in realtà dal 2001 ad oggi il governo USA, la NATO e alcuni governi Occidentali sono responsabili di aver creato e sostenuto il terrorismo...]

lunedì 5 ottobre 2015

TJ15

dalla pagina https://www.change.org/p/la-pace-ha-bisogno-di-te-sostieni-la-campagna-per-l-uscita-dell-italia-dalla-nato-per-un-italia-neutrale/u/13634624?tk=yxl6jYGc42mXQSsTwiPRdMdvbzl0zkHgFC6ZO_tQkAM&utm_source=petition_update
 
"Prende il via oggi in Italia, Spagna e Portogallo, dopo due anni di preparazione, la Trident Juncture 2015 (TJ15), una delle più grandi esercitazioni NATO. Vi partecipano oltre 230 unità terrestri, aeree e navali e forze per le operazioni speciali di 28 paesi alleati e 7 partner, con 36 mila uomini, oltre 60 navi e 200 aerei da guerra, anzitutto cacciabombardieri a duplice capacità convenzionale e nucleare. La prima fase (3-16 ottobre) testerà la capacità strategica e operativa dei comandi NATO; la seconda (21 ottobre-6 novembre) si svolgerà «dal vivo» con l’impiego delle unità militari.
La TJ15, annuncia un comunicato ufficiale, «dimostrerà il nuovo accresciuto livello di ambizione della NATO nel condurre la moderna guerra congiunta». Dimostrerà in particolare «la capacità della Forza di risposta della NATO nel pianificare, preparare, dispiegare e sostenere forze nelle operazioni di risposta alle crisi non previste dall’articolo 5, al di fuori del territorio dell’Alleanza»."

continua

#NO GUERRA #NO NATO - Fuori l'Italia della NATO