lunedì 25 maggio 2015

Pandora TV: spot per la legge per l’uscita dell’Italia dalla NATO

Dalla pagina http://www.pandoratv.it/?p=3274

Lo spot che accompagna la presentazione del disegno di legge per l’uscita dell’Italia dalla NATO, presentato dai senatori Paola De Pin e Bartolomeo Pepe, si conclude con queste parole:
"Non siamo nemici degli Stati Uniti, siamo solo amici della Pace"

sabato 23 maggio 2015

Fuori dalla NATO per un'Italia neutrale - Firma!

Sostieni la campagna! FIRMA LA PETIZIONE!
di Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATO

Portare l'Italia fuori dal sistema di guerra
Attuare l'articolo 11 della Costituzione

L’Italia, facendo parte della NATO, deve destinare alla spesa militare in media 52 milioni di euro al giorno secondo i dati ufficiali della stessa Nato, cifra in realtà superiore che l’Istituto Internazionale di Stoccolma per la Ricerca sulla Pace (SIPRI) quantifica in 72 milioni di euro al giorno.
Secondo gli impegni assunti dal governo nel quadro dell’Alleanza, la spesa militare italiana dovrà essere portata a oltre 100 milioni di euro al giorno. 
È un colossale esborso di denaro pubblico, sottratto alle spese sociali, per un’alleanza la cui strategia non è difensiva, come essa proclama, ma offensiva.
Già il 7 novembre del 1991, subito dopo la prima guerra del Golfo (cui la NATO aveva partecipato non ufficialmente, ma con sue forze e strutture) il Consiglio Atlantico approvò il Nuovo Concetto Strategico, ribadito ed ufficializzato nel vertice dell’aprile 1999 a Washington, che impegna i paesi membri a condurre operazioni militari in “risposta alle crisi non previste dall’articolo 5, al di fuori del territorio dell’Alleanza”,  per ragioni di sicurezza globale, economica, energetica, e migratoria. Da alleanza  che impegna i paesi membri ad assistere anche con la forza armata il paese membro che sia attaccato nell’area nord-atlantica, la NATO viene trasformata in alleanza che prevede l’aggressione militare. 
La nuova strategia è stata messa in atto con le guerre in Jugoslavia (1994-1995 e 1999), in Afghanistan (2001-2015), in Libia (2011) e le azioni di destabilizzazione in Ucraina, in alleanza con forze fasciste locali, ed in Siria. Il nuovo concetto strategico viola i principi della Carta delle Nazioni Unite.
Uscendo dalla NATO, l’Italia si sgancerebbe da questa strategia di guerra permanente, che viola  la nostra Costituzione,  in particolare l’articolo 11, e danneggia i nostri reali interessi nazionali.
L’appartenenza alla NATO priva la Repubblica italiana della capacità di effettuare scelte autonome di politica estera e militare, decise democraticamente dal Parlamento sulla base dei principi costituzionali.
La più alta carica militare della NATO, quella di Comandante supremo alleato in Europa, spetta sempre a un generale statunitense nominato dal presidente degli Stati uniti. E anche gli altri comandi chiave della Nato sono affidati ad alti ufficiali statunitensi. La NATO è perciò, di fatto, sotto il comando degli Stati uniti che la usano per i loro fini militari, politici ed economici.
L’appartenenza alla NATO rafforza quindi la sudditanza dell’Italia agli Stati Uniti, esemplificata dalla rete di basi militari USA / NATO sul nostro territorio che ha trasformato il nostro paese in una sorta di portaerei statunitense nel Mediterraneo.
Particolarmente grave è il fatto che, in alcune di queste basi, vi sono bombe nucleari statunitensi e che anche piloti italiani vengono addestrati al loro uso. L’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione nucleare, che ha sottoscritto e ratificato.
L’Italia, uscendo dalla NATO e diventando neutrale, riacquisterebbe una parte sostanziale della propria sovranità: sarebbe così in grado di svolgere la funzione di ponte di pace sia verso Sud che verso Est.
Sostieni la campagna per l'uscita dell'Italia dalla NATO
per un’Italia neutrale.
LA PACE HA BISOGNO ANCHE DI TE

Primi firmatari

Dinucci Manlio, giornalista
Fo Dario, Premio Nobel, autore e attore
Imposimato Ferdinando, magistrato
Zanotelli Alex, religioso
Minà Gianni, giornalista
Vauro, disegnatore
Chiesa Giulietto, giornalista
Fo Jacopo, scrittore
Vattimo Gianni, filosofo
Pallante Maurizio, saggista
Mazzeo Antonio, giornalista
Canfora Luciano, filologo
Gesualdi Francesco, saggista
Giannuli Aldo, docente universitario
Grimaldi Fulvio, giornalista
Celestini Ascanio, attore
Cacciari Paolo, esponente politico
Cardini Franco, storico
Cremaschi Giorgio, sindacalista
Losurdo Domenico, filosofo
Mazzucco Massimo, giornalista e regista
Riondino David, musicista
Zucchetti Massimo, docente universitario

Incontro con Richard Gage di AE911Truth.org

Incontro a Roma, sabato 9 maggio 2015
Architetti e Ingegneri per la verità
sull'undici settembre 2001 


Intervento di Giulietto Chiesa alla conferenza di Roma di Architechts&Engineers for 9/11 Truth 
https://www.youtube.com/watch?v=ftreXExPeQs&feature=em-uploademail

Domande dei partecipanti e risposte di Richard Gage e Giulietto Chiesa
https://www.youtube.com/watch?v=C_q22C03fo0&feature=em-subs_digest

domenica 17 maggio 2015

USA e terrorismo

dalla pagina http://www.controinformazione.info/nuove-evidenze-confermano-laiuto-militare-degli-usa-al-gruppo-takfiri-dellisis-tanto-in-libia-come-in-iraq/

Nuove evidenze confermano l’aiuto militare degli USA al gruppo takfiri dell’ISIS tanto in Libia come in Iraq


“Come mai gli equipaggiamenti militari di fabbricazione statunitense sono arrivati nelle mani dello Stato Islamico?”
Un giorno dopo dall’esecuzione dei 21 cristiani copti egiziani in Libia da parte dell’ISIS, lo scorso Lunedì, vari utilizzatori egiziani delle reti sociali hanno diretto la loro attenzione dei cittadini di tutto il mondo agli equipaggiamenti militari di fabbricazione statunitense che utilizzano i componenti dello Stato Islamico.

Si tratta delle baionette che vengono utilizzate dai terroristi dell’ ISIS nel nuovo video in cui decapitano le loro vittime cristiane. Gli utenti egiziani si domandano come questo tipo di pugnali , che appartengono all’Esercito statunitense come armi d’ordinanza, siano arrivati nelle mani dello Stato Islamico.

Parallelamente il Movimento di Resistenza Islamica (Hezbollah) dell’Iraq ha pubblicato questo Lunedì immagini che mostrano un elicottero  da trasporto di carico pesante, modello Chinook, che fornisce armi all’ISIS nella provincia occidentale del Al-Anbar.
L’elicottero ha sbarcato armi, il giorno 5 di febbraio, a due veicoli che appartenevano all’ISIS,  nella zona est della città di Faluya , così come ha spiegato Hezbollah dell’Iraq, citato dall’agenzia di notizie “Al-Sumaria”.

Atre evidenze testimoniano l’appoggio degli USA all’ISIS... 

vedi anche http://www.infowars.com/report-iraqi-forces-again-claim-us-is-supplying-isis-with-weapon-drops/

continua alla pagina http://www.controinformazione.info/nuove-evidenze-confermano-laiuto-militare-degli-usa-al-gruppo-takfiri-dellisis-tanto-in-libia-come-in-iraq/

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dalla pagina http://www.repubblica.it/esteri/2015/05/17/news/iran_khamenei_risponde_a_obama_usa_terroristi_e_sponsor_dei_sunniti_is-114538655/?rss
 
Iran, Khamenei risponde a Obama: Usa terroristi e sponsor dei sunniti Is

TEHERAN - Sentitosi chiamato in causa da Barack Obama, che, al summit di Camp David con le petromonarchie sunnite del Golfo Persico, ha accusato l'Iran di aver "intrapreso azioni tese a destabilizzare la regione" (il sostegno ai ribelli sciiti Houthi in Yemen) la Guida Suprema, Ali Khamenei ha replicato colpendo duro. Per l'uomo cui spetta l'ultima parola a Teheran sono gli Stati Uniti ad essere dei "terroristi" perchè sono responsabili di "aver creato" il fondamentalismo in Medio Oriente e dato vita ai jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Is).

Con al fianco il presidente Hassan Rohani ed il presidente del Parlamento, Ali Larijani, la Guida Suprema ha sostenuto che il governo americano è il "responsabile morale" del terrorismo perché "ha addestrato e sostenuto" in tutta la storia "i gruppi terroristici più pericolosi come Is".

Parole forti che potrebbero rappresentare un ulteriore ostacolo alle trattative in corso per trovare, entro il 30 giugno, un'intesa definitiva sul programma nucleare iraniano.


continua alla pagina http://www.repubblica.it/esteri/2015/05/17/news/iran_khamenei_risponde_a_obama_usa_terroristi_e_sponsor_dei_sunniti_is-114538655/?rss


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dalla pagina http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/khamenei-a-obama-gli-usa-hanno-creato-e-addestrato-gruppi-come-isis_2111637-201502a.shtml


Khamenei a Obama: "Gli Usa hanno creato e addestrato gruppi come Isis"
 
Lo scambio di accuse tra la Guida suprema e il presidente statunitense. Teheran: "L'America finanzia i gruppi terroristici"
Khamenei a Obama: "Gli Usa hanno creato e addestrato gruppi come Isis" - Sono gli Stati Uniti ad aver "progettato" e "sostenuto" il terrorismo. E' l'accusa di Ali Khamenei, dopo che il presidente Obama durante un incontro con i Paesi del Golfo ha affermato che Teheran sostiene gli jihadisti in Yemen, aiutando gli sciiti Houti. Gli Usa, ha replicato la Guida suprema iraniana, hanno creato e addestrato i gruppi terroristici più pericolosi come l'Isis, "mentre l'Iran li combatte con forza e continuerà a farlo".

continua alla pagina http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/khamenei-a-obama-gli-usa-hanno-creato-e-addestrato-gruppi-come-isis_2111637-201502a.shtml


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se hai dei dubbi, ti potrebbe interessare: 

Un intervento di George Friedman...
... consigliere del Dipartimento di Stato del Governo USA, fondatore della società Stratfor (Strategic Forecasting, Inc.: si interessa di questioni strategiche geopolitiche globali), all'incontro pubblico Chicago Council on Global Affairs.

Un documento interessante per capire come ragionano i grandi della Terra e per aiutare a comprendere gli eventi di oggi, di ieri e possibili scenari futuri.

Un esempio: "La linea politica che raccomanderei è quella adottata da Ronald Reagan nei confronti di Iran e Iraq: finanziò entrambe gli schieramenti facendo sì che si combattessero fra di loro e non combattessero contro di noi. Era una cosa cinica e certamente non morale, ma ha funzionato... e questo è il punto".

[Riflessione = a chi giova? ISIS è una minaccia diretta per il territorio USA? No. Lo è piuttosto per i paesi del Medio Oriente, del Nord Africa e ora anche per l'Europa... = dìvidi et impera, vendi armi a tutti, addestra e infiltra terroristi, diffondi orrore e terrore... a chi giova? La storia si ripete - Talebani, Al Qaeda, Isis - ma l'Europa non "capisce"...]

Il video è in inglese con sottotitoli in italiano grazie a Pandora TV:

https://www.youtube.com/watch?v=aYgmhO9QJFc&feature=youtu.be

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dalla pagina http://www.formiche.net/2014/08/27/i-paesi-del-golfo-persico-che-finanziano-lisis/

Chi finanzia Isis?

27 - 08 - 2014 Simona Sotgiu

Chi finanzia l’Isis e perché? Arabia Saudita, Qatar e Kuwait sono alcuni dei maggiori finanziatori delle milizie dello Stato Islamico che imperversano, in queste ultime settimane, in Siria e Irak. [ma non sono "nostri" alleati?]
Chi finanzia Isis. Stati, nomi e numeriFONTI PRIMARIE
“The most important elements of ISIS’s funding are sadaqa (voluntary donations) from Arab donors in the Gulf; sales and tolls collected on sales of oil from fields under its control; and increasingly through money made by controlling key infrastructure”. Donazioni volontarie dai paesi del Golfo Persico, vendita di petrolio e controllo di infrastrutture chiave: sono queste le fonti da cui attinge l’Isis, si legge sia sul blog “Money Jihad sia in un articolo già pubblicato da Formiche.net.

QATAR
Ministro dello sviluppo tedesco Gerd Mueller e vice segretario Usa al Tesoro David Cohen hanno accusato il Qatar di finanziare l’Isis, si legge su La Stampa. In Qatar, infatti, le condizioni per la raccolta di finanziamenti sarebbero favorevoli grazie a politiche di controllo inesistenti da parte del Governo. “Un successivo studio del «Washington Institute per il Vicino Oriente» – si legge sempre sulla Stampa – ha calcolato in «centinaia di milioni di dollari i versamenti compiuti da facoltosi uomini d’affari in Qatar e Kuwait a favore di al-Nusra e Isis», che in precedenza era nota come «Al Qaeda in Iraq».
QUALCHE NOME
Abd al-Rahman al-Nuaymi, Salim Hasan Khalifa Rashid al-Kuwari, Abdallah Ghanim Mafuz Muslim al-Khawar, Khalifa Muhammad Turki al-Subaiy, Yusuf Qaradawi sono alcuni dei finanziatori dell’Isis in Qatar. Abd al-Rahman al-Nuaymi avrebbe donato oltre 600 mila dollari nel 2013 ad Al Quaeda in Siria e due milioni al mese ad Al Quaeda in Iraq. Salim Hasan Khalifa Rashid al-Kuwari –  come si può leggere sul sito del dipartimento del tesoro americano – avrebbe donato avrebbe donato centinaia di migliaia di dollari ad Al Quaeda in Iran nel corso degli anni e così anche Abdallah Ghanim Mafuz Muslim al-Khawar.

KUWAIT
“Il Kuwait è l’epicentro del finanziamento dei gruppi terroristi in Siria”, si legge sempre sulla Stampa, “teatro di «finanziamenti a gruppi estremisti in Siria»”. Mentre ufficialmente il governo del Paese non appoggia i gruppi islamisti come l’Isis, la popolazione appoggia le milizie jihadiste sia attraverso donazioni e finanziamenti sia arruolandosi tra le fila delle milizie, si legge sul Washington Post.

ARABIA SAUDITA
La maggioranza shiita irachena, tramite le parole dell’ex premier iracheno Nouri al-Maliki ha dichiarato di ritenere responsabile l’Arabia Saudita per il supporto finanziario e morale del gruppo Isis, si legge sul sito dell’agenzia di informazione tedesca DE (Deutsche Welle). L’articolo riporta le parole di Günter Meyer, direttore del Centro ricerche sul mondo Arabo all’Università di Magonza (Mainz), secondo cui ”the most important source of ISIS financing to date has been support coming out of the Gulf states, primarily Saudi Arabia but also Qatar, Kuwait and the United Arab Emirates”. Le ragioni del finanziamento, continua il professore, risiederebbero nella volontà, da parte degli stati del Golfo, di ostacolare il regime di Bashar al Assad in Siria.

continua...

sabato 2 maggio 2015

AE911Truth.org

Roma, sabato 9 maggio 2015
Architetti e Ingegneri per la verità
sull'undici settembre 2001 

interverranno: 

Richard Gage (American Institute of Architects) - fondatore di ae911truth.org
Ferdinando Imposimato - presidente onorario della corte di cassazione
Giulietto Chiesa - giornalista e scrittore
Massimo Mazzucco - regista e giornalista 

inizio 16:30 - associazione Amici della Puglia - via Ulisse Aldrovandi 16, Roma
info: 339 6729506 

organizzazione no profit - è gradita una donazione - dvd in regalo con offerta minima


NON possiamo evitare la verità per sempre...
Noi chiediamo solo una nuova indagine legale...
Proprio perché quella ufficiale non e' stata lecita...
Qui si tratta di prove scientifiche ignorate ad arte dagli inquirenti ufficiali...