giovedì 29 marzo 2012

Tutte le guerre sono sbagliate: a) per principio e b) visti i risultati per il 99%

dal sito http://www.iranpledge.org/2012/03/28/petition-to-president-obama-prevent-war-with-iran/

Petizione al Presidente Obama: Impedisci la Guerra all'Iran e alla Siria

Non aspetteremo che le bombe cadano per far sentire le nostre voci.
Diciamo al Presidente Obama che un'altra guerra non è ciò di cui ha bisogno il mondo!

Peace Action raccoglie le firme per la petizione al President Obama. Firma ora!


le guerre portano profitto a molti meno dell' 1% della popolazione mondiale

giovedì 22 marzo 2012

Tagli alle spese militari: è solo fumo negli occhi

da http://www.famigliacristiana.it/volontariato/organizzazioni/articolo/tagli-alle-spese-militari-solo-fumo.aspx

Ammontano, complessivamente, a 23 miliardi di euro. Si fa fatica a intaccare questa montagna di soldi. A cittadini e famiglie, invece, si chiedono sacrifici. In Primo piano su Fc 13.

21/03/2012
Nella foto, primo a  sinistra, il ministro della  Difesa, Giampaolo Di Paola. Roma, 2 marzo 2012. Foto di  Mario De Renzis/Ansa.
Nella foto, primo a sinistra, il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola. Roma, 2 marzo 2012. Foto di Mario De Renzis/Ansa.
Forse è il momento di rispolverare l’articolo 11 della nostra Costituzione. E ripartire da lì. «L’Italia», si legge, «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». Dopo gli orrori del secondo conflitto mondiale, l’Italia faceva a sé stessa una promessa: «Valga solo la forza della ragione. Si smetta con le ragioni della forza, sostenute con le armi». In questi ultimi anni, però, per aggirare il dettato costituzionale, si è fatto uso di ogni contorsione verbale. E si è ignorato il Magistero dei Papi che contro il ricorso alla guerra come strumento per risolvere i contrasti tra le nazioni hanno scritto pagine esemplari. Dalla Pacem in terris di Giovanni XXIII alla Populorum progressio di Paolo VI, fino al monito di Giovanni Paolo II: «Mai più la guerra!».


Oggi, l’Italia ha una grande opportunità: discutere in Parlamento sul modello di Difesa. E su un poderoso taglio alle spese militari. A maggior ragione, in tempi di grave crisi economica. Il ministro della Difesa, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola, ha annunciato riduzioni del personale e la rinuncia ad alcuni cacciabombardieri F35. Non ne compreremo più centotrentuno, ma soltanto novanta. «Rischia di essere solo fumo negli occhi», denuncia la società civile. Dalle Acli alla Tavola della pace, alla Rete disarmo, alla Focsiv. I tagli alle spese militari, in realtà, sarebbero solo “artifici contabili”. Una partita di giro, per acquistare nuovi sistemi d’arma. Dal bilancio della Difesa, in realtà, si sottrarrebbero solo pochi euro. Altro che recuperare ingenti risorse per scuole, ospedali e posti di lavoro per i giovani! E poi, nelle stesse ore in cui il ministro Di Paola rendeva nota la riduzione degli F35, la Lockheed Martin che li costruisce s’affrettavaa precisare che il costo astronomico di 180 milionidi dollari per ogni cacciabombardiereera destinato a impennarsi ulteriormente.

Nel 2012 le spese militari ammontano, complessivamente, a 23 miliardi di euro. Si fa fatica a intaccare questa montagna di soldi. Ai cittadini e alle famiglie, invece, si chiedono ulteriori sacrifici e tagli sui loro miseri bilanci. Forse, perché non hanno “santi in paradiso”o “stellette” sulle divise. Un dato colpisce, tra i tanti, oltre al massacro del Terzo settore e al seppellimento del principio di sussidiarietà: mentre si riempiono gli arsenali, si affossa l’esperienza del servizio civile. Per l’anno in corso, sono stati stanziatiappena 68 milioni. Per il prossimo si vedrà!In Parlamento, i pochi che lavorano per coniugare “buona politica” e “buoni princìpi” (tra questi Savino Pezzotta, Gian Piero Scanu e Andrea Sarubbi) agiscono in un assordante silenzio.

Sono giorni decisivi per decidere ditagliare drasticamente le spese militari e rivedere il nostro modello di difesa. Speriamo che Pasqua, ormai prossima, sia all’insegnadella pace. E che, ancora una volta, non la spuntino i “trucchi” del Palazzo.

martedì 13 marzo 2012

U.S. Troops and all Americans Deserve the Truth

riceviamo da UFPJ <info@unitedforpeace.org> e volentieri pubblichiamo


United for Peace & Justice
The situation in Afghanistan is a nightmare. 
The surge has not worked. As we escalated the war, the insurgency fought harder and grew in numbers. Western troops are seen as foreign occupiers in the Afghan homeland, and now have murdered 16 civilians, including little children, in the middle of the night in Kandahar province. The surge has produced a record number of coalition and Afghan deaths, injuries and lost limbs. The surge has not stopped the momentum of the insurgency; just last year there were over 16,000 IED attacks against U.S. troops – a record number.  And the cost of an average IED is just $30.
Bring our troops home.  Call your member of Congress toll-free at 877-429-0678 or click here to send an e-mail.
Kandahar Murders responseAfghan outrage over Koran burnings and murders is yet another vivid reminder of what has gone very wrong in Afghanistan.  American troops do not speak Afghan languages and are not familiar with Afghan culture.  They are not able to build Afghanistan – that must be done by Afghans, and they can begin as soon as U.S. troops withdraw.  As of March 4, 25% of 2012 coalition troop deaths have come at the hands of Afghan security forces - the very people we are supposedly there to help.       
Lt. Col. Daniel Davis, a highly respected military officer, who recently returned from Afghanistan, Lt. Col Daniel Davishas written a declassified report detailing the actual state of affairs in Afghanistan.   He states:  “Senior ranking U.S. military leaders have so distorted the truth when communicating with the U.S. Congress and the American people in regards to conditions on the ground in Afghanistan that the truth has become unrecognizable.  This deception has damaged America’s credibility among both our allies and enemies, severely limiting our ability to reach a political solution to the war in Afghanistan.”
This insanity must end, and quickly.  Going into our 11th year of war, we know that more time, money, and resources will not change the realities in Afghanistan.   
Bring our troops home now.  Call your member of Congress toll-free at 877-429-0678 or click here to send an e-mail.
Along with Lt. Col. Davis, we call on the House and Senate Armed Services Committees to conduct an investigation and public hearings into the facts about Afghanistan calling the senior and former generals referred to in Davis’ report to provide their version of events under oath
U.S. Troops and all Americans Deserve the Truth
Contact your Member of Congress to co-sponsor H.780, Barbara Lee's bill, which limits funding for the Afghanistan war to providing for the safe and orderly withdrawal from Afghanistan of all members of the Armed Forces and Department of Defense contractor personnel who are in Afghanistan.  
Click here to send an e-mail to your Member of Congress asking him or her to support H.780 or call their office toll-free at 877-429-0678.  (Thanks to Friends Committee on National Legislation for providing the toll-free number!)  Please report back results to rustiandgael@unitedforpeace.org
-       UFPJ Afghanistan Working Group 

lunedì 12 marzo 2012

Sigonella «capitale mondiale dei droni»

a cosa servono i droni? anche a questo:

Gaza: ucciso adolescente palestinese

Si chiamava Tamer Azzam, aveva 15 anni

12 marzo, 09:19

(ANSA) - GAZA, 12 MAR - Un adolescente palestinese e' stato ucciso stamane mentre si recava a scuola a Sudanya (nel nord della Striscia di Gaza) dal fuoco di un drone israeliano. Lo riferiscono fonti locali. In Israele questa notizia non e' stata ancora commentata.
Secondo le fonti la vittima si chiamava Tamer Azzam e aveva 15 anni. Cinque suoi compagni sono rimasti feriti. (ANSA).

Yemen: Cnn, 64 uccisi da raid Usa

Droni americani hanno preso di mira covi e depositi militanti

12 marzo, 09:47

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - E' di almeno 64 sospetti militanti di al Qaida uccisi il bilancio di tre giorni di raid aerei americani in Yemen: lo riferisce la Cnn citando fonti della sicurezza locale. Gli attacchi, condotti con i droni, hanno preso di mira covi e depositi di munizioni dei presunti terroristi. Nell'ultimo raid, scrive l'emittente Usa, sono stati utilizzati almeno 5 droni: sei i sospetti uccisi nella regione di Jaar, nella provincia meridionale di Abyan. (ANSA).